Come impedire all’ISP di vedere cronologia e attività internet

Come impedire al fornitore internet di vedere la cronologia dei siti web vistati e dell’attività online con altri programmi che accedono in rete

E se l’ISP (l’Internet Service Provider ovvero il proprio fornitore dei servizi internet) oltreché vedere potesse anche vendere a terzi la cronologia internet dei siti web visitati dai suoi utenti abbonati? Eh si, sarebbe un brutto colpo per la privacy.

Ma è già realtà negli Stati Uniti d’America, tant’è che dopo il “Si” del Senato, lo scorso 28 Marzo con 215 voti a favore e 205 voti contrari, anche la camera dei Rappresentanti ha votato in favore della rivendita a terzi, da parte degli ISP, dei dati di navigazione dei propri abbonati senza dover più chiedere loro esplicito consenso.
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E ipotizzando che un giorno questa decisione venisse emulata anche dai nostri politici, che fare per evitare che l’ISP possa vedere (cosa che può da sempre) e oltretutto rivendere ad altre società la nostra cronologia di navigazione internet? La risposta è: usare una VPN (oppure l’apposito programma gratis Simple DNSCrypt per crittografare tutte le query DNS della propri connessione impedendo così all’ISP di vedere e sapere i siti internet visistati).

Abbiamo già visto quali sono i vantaggi dell’usare un servizio VPN (Virtual Private Network), primo su tutti la privacy in quanto sotto VPN il traffico internet è crittografato dunque l’ISP può solo sapere se siamo connessi a internet ma non potrà vedere i siti internet che visitiamo e l’attività online in generale, di conseguenza neanche rivendere tali informazioni.

Tenere in considerazione che è bene puntare a una VPN dotata di server DNS propri in maniera tale che non vengano utilizzati quelli dell’ISP vanificando di conseguenza il tutto. Oppure se la VPN è sprovvista di server DNS propri allora sarebbe opportuno rimpiazzare quelli dell’ISP con altri DNS forniti da società di terze parti purché garantiscano a loro volta che non rivendono i dati di navigazione degli utenti (FreeDNS, Verisign e OpenDNS ad esempio).

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Garanzia che è bene ottenere anche dal servizio VPN che si andrà a scegliere in quanto diversamente la questione diventa un’altra ovvero scegliere di cedere i dati della nostra attività online all’ISP o al servizio VPN.

Infatti a disposizione ci sono svariati servizi VPN gratis ma la maggior parte di essi per sostenersi ha necessità di trarre profitto, e ciò lo fa rivendendo ad altre società i dati di navigazione degli utenti (esattamente come faranno gli ISP in USA).

Di solito le VPN a pagamento non rivendono i dati di navigazione degli utenti in quanto traggono guadagno dall’abbonamento pagato da quest’ultimi (Freedome VPN garantisce che non rivende i dati navigazione dei suoi utenti); ma non sempre potrebbe essere così con tutte le VPN a pagamento.

Per togliersi ogni dubbio, sia per i server DNS che per i servizi VPN, sul sito web ufficiale conviene sempre dare prima uno sguardo alle FAQ per ottenere informazioni in merito circa la loro politica sulla privacy dei dati degli utenti.

Se si ha un budget ridotto e non ci si può permettere una VPN completa a pagamento si potrebbe allora optare per la versione gratis dell’ottimo programma ProtonVPN per Windows, Mac e Linux con il quale navigare anonimi, illimitatamente e con la sicurezza garantita dalla legislazione svizzera; oppure la VPN integrata di default nel browser internet Opera che è completamente gratis e con dati di navigazione illimitati oltreché semplice da usare visto che per attivarla occorre un solo clic di mouse; o ancora si possono utilizzare queste apposite estensioni VPN per Chrome e queste estensioni VPN per Firefox.

A differenza di ProtonVPN (e di altre suite VPN complete vere e proprie) che mette in sicurezza tutto il traffico internet generato sul computer, Opera VPN (che è fornita da SurfEasy) e le estensioni VPN per Chrome e Firefox funzionano esclusivamente all’interno del browser web, di conseguenza il traffico internet generato al di fuori di esso (ad esempio di qualsiasi altro programma del PC di terze parti come software P2P, di messaggistica, client email desktop ecc) non godranno della protezione della VPN in quanto appunto caratteristica esclusiva limitata al browser.

Il discorso cambia invece su mobile in quanto Opera VPN per Android e per iOS e queste altre applicazioni VPN per Android e iPhone, proteggono gratuitamente e interamente la navigazione internet anche al di fuori del browser in uso, dunque anche con qualsiasi altro browser e applicazione del cellulare o tablet.

Tenere in considerazione che VPN a parte, se si desidera tenere riservati i propri dati di navigazione online è bene preferire i siti internet che supportano protocollo HTTPS sotto il quale il traffico viene crittografato e di conseguenza l’ISP non può sapere i contenuti che si visitano sotto tali domini; così come le ricerche su internet che rimangono riservate sé effettuate con i motori di ricerca, come Google, che supportano il protocollo HTTPS.

Si ricorda che per i browser Chrome, Firefox e Opera è disponibile il componente aggiuntivo HTTPS Everywhere con il quale è possibile (ove possibile) forzare il protocollo HTTPS su i siti internet che non lo prevedono.