Attenzione i siti internet minano Bitcoin anche dopo aver chiuso il browser

Scoperta una nuova tecnica che permette ai siti internet di minare criptomonete anche dopo la chiusura del browser a discapito della CPU del PC

È di solo poco più di due mesi fa la notizia del noto sito di file sharing The Pirate Bay che è stato beccato a utilizzare di nascosto codice JavaScript per sfruttare i processori dei computer degli utenti al fine di minare criptomente per trarne un vantaggio economico a discapito della potenza di calcolo dei computer degli ignari utenti.

Metodo di monetizzazione (noto con il temine di “Mining” da minare) impiegato da tantissimi altri seppur ignoti siti internet, i webmaster dei quali attirati dal crescente valore del Bitcoin e delle criptovalute in generale, fanno uso di tali appositi script per sfruttare la CPU dei PC dei loro visitatori, che se portata ad alti carichi, a lungo andare può subire ovvi danneggiamenti.

Ecco perché in un articolo dedicato abbiamo visto una serie di risorse gratuite per Impedire ai siti internet di usare la CPU per minare Bitcoin e altre criptovalute.

Ma la Malwarebytes con un post sul blog ha scoperto e rilevato una nuova tecnica per minare criptomonete, la quale continua a sfruttare il processore dei computer degli utenti visitatori anche dopo che questi hanno chiuso il browser internet.

Più nello specifico la nuova tecnica consiste nell’apertura, durante la navigazione su i siti minatori, di una finestra popup che silenziosamente si nasconde dietro all’orologio nell’area di notifica della barra delle applicazioni di Windows, eseguendo indisturbatamente il codice JavaScritp per minare criptovalute a insaputa dell’utente e a continuo discapito del processore del computer, almeno fino a quando l’utente non si accorge di tale finestra.
Task Manager di Windows
Ma dato che in questa posizione il popup è difficile da individuare, per evitare di ritrovarsi in tale situazione, oltre che a installare sul browser e/o sul PC le risorse gratuite sopra linkate, è consigliabile dopo aver chiuso il browser internet, aprire il Task Manager di Windows (con la combinazione dei tre tasti Ctrl+Shift+Esc) e come nell’esempio sopra in figura verificare se nella scheda “Processi” è ancora in esecuzione qualche processo del browser web, ad esempio firefox.exe oppure chrome.exe oppure opera.exe e via dicendo.

In caso affermativo, portarsi sulla scheda “Prestazioni” e qui verificare se la percentuale della CPU è utilizzata in eccesso e in modo persistente senza motivo (carichi di oltre il 50% – 60% sono un valido segnale di cripto-minatori in atto); in tal caso tornare alla scheda “Processi“, qui fare un clic destro di mouse sul processo del browser internet in questione e nel menu contestuale cliccare l’opzione “Termina processo” oppure “Termina albero processi” per chiuderlo definitivamente; tornare sulla scheda “Prestazioni” e controllare se il carico dell’utilizzo CPU è degredito.

NOTA: Ovviamente se sul computer in esecuzione ci sono software “pesanti”, alti carichi della CPU potrebbero essere a essi dovuti, piuttosto che ai cripto-minatori, specialmente se gli alti carichi persistono anche dopo aver terminato i processi del browser internet dopo la chiusura di quest’ultimo.

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