La fine di Windows 7 è fra un anno, che fare?

Fra un anno termina il supporto Microsoft di Windows 7 che diverrà così obsoleto. Non resta che aggiornare a Windows 10

Lo scorso Dicembre 2018, con il punteggio di 39,22% a il 36,90%, Windows 10 ha ufficialmente superato Windows 7 guadagnando così il primo posto come sistema operativo desktop più diffuso al mondo.

Ma in fin dei conti non è una notizia eclatante dato che ormai era solo una questione di tempo nella quale pian piano si son viste coincidere e sommarsi una serie di situazioni.

Situazione n. 1 – Fin dall’esordio del nuovo sistema operativo, nell’ormai lontano Luglio 2015, Microsoft ha sempre offerto l’upgrade gratuitamente per chi aggiorna a Windows 10 da Windows 7 o 8.1.

Situazione n. 2 – A partire dal 31 Ottobre 2016 è stata interrotta la vendita di nuovi PC con preinstallato Windows 7 e Windows 8.1 lasciando così spianato il mercato a Windows 10.

Situazione n. 3 – Il prossimo 14 Gennaio 2019 avrà inizio l’ultimo anno del ciclo di vita di Windows 7 Service Pack 1 (SP1) per il quale infatti il 14 gennaio 2020 scadrà anche il supporto Extended.

Ciò significa che il sistema operativo verrà abbandonato da Microsoft, dunque non riceverà più Windows Update per la sicurezza, né delle funzionalità, divenendo obsoleto e perciò insicuro (qui maggiori dettagli).
Logo Windows 7 e Windows 10
Quasi sicuramente accadrà come per Windows XP, ovvero una grossa fetta di utenza continuerà a utilizzare Windows 7 nonostante tutto, tenendolo per qualche tempo al secondo posto sul podio degli SO desktop più utilizzati. Ma a un certo punto ci si dovrà arrendere all’evidenza e alla fine aggiornare a un sistema operativo più recente e supportato: Windows 10.

Dunque la domanda è: che fare?
Di certo non c’è da perdersi in vane speranze di qualche ripensamento da parte di Microsoft circa l’estensione di qualche periodo extra del ciclo di vita di Windows 7, perché Microsoft non vede l’ora di sbarazzarsi di Windows 7 e concentrarsi così esclusivamente su Windows 10.

Non è improbabile però che nei prossimi mesi Microsoft offra agli utenti Windows 7 una nuova promozione ufficiale per aggiornare gratuitamente il PC a Windows 10, in quanto in questo modo l’azienda potrà finalmente realizzare il prefissato, ma non ancora raggiunto, obiettivo di 1 miliardo di computer con su installato il nuovo sistema operativo, visto che i dati di Dicembre 2018 parlano di poco più di 700 milioni di macchine con installato Windows 10.

Promozione ufficiale a parte c’è poi da considerare il fatto che “ufficiosamente” è ancora possibile aggiornare gratis a Windows 10 inserendo al momento dell’installazione di quest’ultimo il codice di attivazione Product Key di una versione genuina di Windows 7 o Windows 8.1 (per scrupolo prima di procedere è però bene creare un’immagine di sistema con la quale poter ritornare a Windows 7 qualora qualcosa non dovesse andare per il verso giusto).

A tale proposito si può dunque recuperare e usare il Product Key della propria copia di Windows 7, oppure acquistarlo come licenza OEM a meno di 30 euro da appositi siti internet dedicati.

Ma ad ogni modo sta di fatto che, piaccia o non piaccia (in modo particolare per via dei Windows Update forzati e della telemetria), la soluzione è aggiornare a Windows 10 (requisiti minimi di sistema permettendo, diversamente si dovrà optare per l’acquisto di un nuovo PC), soprattutto se il computer Windows 7, una volta terminato il supporto, verrà utilizzato per accedere a internet e/o per lavorare con dati sensibili.

Preso atto di ciò, in conclusione si deduce che la vera questione in realtà non è “aggiornare o non aggiornare” bensì è “quando aggiornare“: subito, oppure attendere ancora qualche mese per vedere se Microsoft nel frattempo si fa viva con qualche promozione ufficiale “vantaggiosa”.

E voi che farete?

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