Risolvere OneDrive consumo CPU alto su Windows 10

OneDrive consuma troppa CPU? Soluzioni per risolvere il problema di elevato utilizzo del processore da parte del client di cloud storage di Microsoft

In seguito a qualche problema non meglio identificato, su Windows 10 potrebbe accadere che OneDrive inizi a consumare costantemente un po’ troppa CPU del normale (sopra il 10%), talvolta arrivando anche a valori elevati oltre il 50% che in alcuni casi sfiorano anche il 100%.

Ovviamente una situazione di questo tipo non è normale e dunque bisogna porvi rimedio; in tal senso a seguire andremo a vedere alcune soluzioni.

Prima di procedere tenere comunque in considerazione che, se sul proprio computer non si utilizza affatto Microsoft OneDrive magari perché ci si serve di un altro servizio di cloud storage, abbiamo già visto come disattivare oppure come disinstallare OneDrive su Windows 10.
Logo di Microsoft OneDrive
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I Soluzione – Riavviare OneDrive
Aprire il Task Manager di Windows con la combinazione dei tre tasti Windows+Shift+Esc (oppure con un clic destro di mouse sulla barra delle applicazioni e nel menu contestuale che compare selezionare la voce “Gestione attività“), portarsi nella scheda “Dettagli“, qui individuare il servizio “OneDrive.exe“, farci sopra un clic destro di mouse e nel menu contestuale cliccare l’opzione “Termina albero processi” per chiudere qualsiasi istanza del programma; fatto ciò riavviare OneDrive e verificare se il problema è stato risolto; in caso contrario provare con la seguente soluzione.

II Soluzione – Resettare OneDrive
Senza perdere alcun dato è possibile resettare OneDrive in maniera tale da riportare ai valori predefiniti tutte le impostazioni risolvendo così svariate problematiche del client.

Per fare il reset di OneDrive, nella tastiera premere la combinazione dei due tasti Windows+R per aprire la finestra di dialogo “Esegui” (altrimenti richiamabile scrivendo la parola esegui nel menu Start) e qui incollare il comando %localappdata%MicrosoftOneDriveonedrive.exe /reset e inviarlo.

Subito dopo l’icona di OneDrive nell’area di notifica della barra delle applicazioni di Windows dovrebbe scomparire e ricomparire (ovvero OneDrive verrà chiuso, resettato e riavviato) e si potrà ora verificare se il reset ha risolto la situazione o meno.

NOTA: Se dopo un paio di minuti l’icona di OneDrive non riappare nell’area di notifica di Windows, allora aprire nuovamente la finestra di dialogo Esegui e questa volta incollare e inviare il comando %localappdata%MicrosoftOneDriveonedrive.exe per avviare manualmente il programma.


(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); III Soluzione – Il fix-it di Microsoft
Potrebbe aiutare a risolvere la situazione anche questo apposito fix-it di Microsoft che una volta scaricato e avviato (possibilmente eseguito come amministratore) cerca e ripara automaticamente diversi problemi in OneDrive.

IV Soluzione – File logs
Qualora le soluzioni viste fin’ora non abbiano prodotto alcun effetto, lanciare la finestra di dialogo “Esegui” e qui incollare e inviare il comando %appdata%localMicrosoftOneDrivesetuplogs, attivare la visualizzazione dei file nascosti, quindi nella cartella individuare ed eliminare i due file “UserTelemetryCache.otc” e “UserTelemetryCache.otc.session“; riavviare OneDrive e vedere se il problema è stato risolto.

Altre soluzioni
Alcuni utenti pare che abbiano risolto il problema disattivando la telemetria in Windows 10. Come ultima spiaggia si potrebbe prendere in considerazione di disinstallare OneDrive (come linkato a inizio articolo) e reinstallarlo.

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