Differenze tra AVI, MKV, MP4 quale formato scegliere

La differenza tra i formati contenitore AVI, MP4 e MKV e tra codec audio/video H.264, H.265, Xvid e WMV

Quando si scarica un video da internet oppure lo si registra dal PC, dal cellulare o dall videocamera, nella stragrande maggioranza dei casi quel filmato sarà in formato AVI oppure MP4 o MKV.

Ma qual’è la differenza fra questi tre popolari formati di file multimediali? Qual’è meglio e dunque a quale si dovrebbe puntare?

Per rispondere a queste domande innanzitutto è necessario capire ciò che sta dietro alle sigle AVI, MP4, MKV. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Ogni file multimediale è composto da due parti: il formato contenitore e il codec. Il formato contenitore è l’estensione del file multimediale, ovvero AVI, MP4, MKV, che serve a identificare la tipologia di dati che esso può contenere: audio e/o video, sottotitoli, tag metadata e via dicendo. Nello specifico dei tre in questione:
  • AVI è un formato contenitore realizzato da Microsoft nel 1992 e può contenere uno o due flussi audio e un flusso video ma non supporta alcun formato di sottotitoli.
  • MP4 è stato introdotto nel 2001 e successivamente migliorato nel 2003, può contenere una vasta gamma di flussi video e audio oltreché sottotitoli e immagini statiche.
  • MKV è stato introdotto nel 2002 e può contenere praticamente tutti i tipi di codec video e audio, oltre a più tracce di sottotitoli, capitoli e menu dei DVD ecc, perciò il più completo fra i tre.
I dati contenuti nel file contenitore vengono compressi tramite codec la cui funzione infatti è di ridurre la dimensione del file audio o video (con la compressione dei dati) a vantaggio della portabilità o della trasmissività del file multimediale in questione.

Come per i formati contenitore, anche i codec audio/video sono tanti e differenti fra loro; ad ogni modo per quanto riguarda i file video, i codec più popolari nei quali ci si imbatterà sono i seguenti quattro.
  • WMV (Windows Media Video) – Introdotto nel 1999 è un codec sviluppato da Microsoft che fa parte della piattaforma Windows Media e può essere incorporato nei formati contenitore AVI e ASF. Seppur  supportato dalle varie piattaforme Windows, il codec WMV sta cadendo via via sempre più in disuso in favore di altri codec più preformanti.
  • Xvid (H.263/MPEG-4 Part 2) – Introdotto nel 2001, questo codec fu parecchio apprezzato per le sue capacità di compressione che gli consentono di comprimere film DVD al punto di farli stare dentro a un CD senza eccessiva perdita di qualità.
  • x264 (H.264/MPEG-4 AVC) – Introdotto nel 2003, meglio conosciuto come H.264 è il codec standard utilizzato su i dischi Blu-ray e per lo streaming video su YouTube, Vimeo e altri portali ancora, in grado di comprimere video in file di dimensioni ridotte garantendo però un’alta qualità video (fino a 4K di risoluzione video).
  • x265 (H.265/MPEG-H HEVC) – Introdotto nel 2013 e meglio conosciuto come H.265, è il codec successore di H.264 ma rispetto a quest’utimo è in grado di comprimere fino a più di due volte i dati garantendo però la stessa qualità offerta da H.264, oltreché supportare risoluzioni fino a 8K. H.265 è sicuramente il futuro prossimo dei codec, ma al momento visto che è uscito di recente non è ancora ampiamente supportato.
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Quale formato contenitore e codec scegliere?
Opzioni formato contenitore e codec video HandBrake
Nel caso in cui ci si ritrova a creare un video (magari da distribuire al pubblico) e/o a convertirlo con un software che offre la possibilità di scegliere codec e formato contenitore (come ad esempio HandBrake dal quale è preso lo screenshot qui sopra), dati alla mano, oggi conviene puntare al formato MP4 dato che è largamente supportato da svariati dispositivi oltreché all’elevata quantità di dati che esso può contenere. Si potrebbe optare anche per il più capiente contenitore MKV, ma seppur in costante crescita, rispetto all’MP4 attualmente è meno diffuso.

Per quanto riguarda i codec audio/video, in attesa che H.265 guadagni un maggiore supporto, al momento conviene puntare sul codec H.264 che è il miglior compromesso per ottenere file video di alta qualità ma di dimensioni ragionevoli, lasciando invece stare il sempre meno diffuso WMV e anche il buon Xvid che seppur capace di comprimere a dovere i file non offre però lo stesso livello video-qualitativo del codec H.264.

Ovviamente se il video in questione non è da distribuire bensì è destinato al solo uso personale, e se si dispone di un lettore in grado di supportare la riproduzione di file video MKV codificati in H.265 (al PC basta il player VLC), niente vieta di editare il filmato con questi parametri, anzi è a questi che si dovrebbe puntare per ottenere i migliori risultati. [Via MUO]

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