Creare chiavetta USB di ripristino Windows 10 per risolvere problemi del PC

Guida per creare unità di ripristino Windows 10 su chiavetta USB per risolvere problemi del PC

Di punto in bianco in seguito a qualche errore potrebbe capitare che il computer non riesce più ad avviare il sistema operativo, Windows 10 in questo caso specifico.

Ad ogni modo se ci si ritrova in tali circostanze per evitare soluzioni drastiche come la formattazione e la reinstallazione che comporterebbero la perdita di file personali e di tutti gli altri dati in generale, ci sono diversi modi per cercare di tornare nuovamente in possesso del proprio Windows e annessi contenuti, primo su tutti l’unità di ripristino attraverso la quale sarà possibile ripristinare il sistema a uno stato precedente, da un’immagine di sistema e/o di tentare il ripristino all’avvio per correggere gli eventuali problemi che impediscono di caricare Windows.

In aggiunta per precauzione consiglio anche il programma AOMEI OneKey Recovery, adesso è compatibile anche con Windows 10, che consente di creare una partizione di ripristino da usare anche se Windows non si avvia.

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Come creare un’unità di ripristino di Windows 10
1. Portarsi in Pannello di Controllo > Sicurezza e manutenzione > Ripristino (in alternativa nella casella di ricerca digitare e inviare il comando recoverydrive.exe). Subito dopo verrà visualizzata la schermata iniziale del tool per la creazione dell’unità di ripristino (sotto in figura):
Crea unità di ripristino Windows 10
nella quale si avrà la possibilità di scegliere se includere anche il backup dei file di sistema selezionando la casella opzionale “Esegui il backup dei file di sistema nell’unità di ripristino“. Se si sceglie di includere i file di sistema, l’unità di ripristino avrà bisogno di almeno 8 GB di memoria liberi sulla chiavetta USB; diversamente ne basteranno soltanto 512 MB. Confermare cliccando il pulsante “Avanti“.

2. Nella schermata successiva si dovrà selezionare la chiavetta USB sulla quale si desidera creare l’unità di ripristino. Indicata l’unità USB desiderata confermare cliccando il pulsante “Avanti“.

3. La successiva schermata informerà l’utente che la chiavetta USB verrà formattata dunque se al suo interno sono presenti file importanti provvedere nel salvarli su una diversa posizione. Confermando cliccando il pulsante “Avanti” verrà avviata la creazione dell’unità di ripristino.

Se in futuro malauguratamente dovesse capitare che il computer non riesce più ad avviare Windows, per tentare il ripristino sarà ora possibile utilizzare questa unità. Vediamo come.

Come usare l’unità di ripristino di Windows 10
1. Per prima cosa si dovrà entrare nel BIOS del computer e nella scheda “Boot” settare al primo posto  dell’ordine di avvio la chiavetta USB in questione in maniera tale che la prossima volta quando il PC verrà acceso, esso vada a caricare il contenuto della pennina, ovvero l’unità di ripristino.

2. Avviato il PC da chiavetta ecco che sul display comparirà la schermata iniziale dell’unità di ripristino di Windows 10 (sotto in figura):
Unità ripristino Windows 10 schermata iniziale
nella quale si dovrà cliccare l’opzione “Risoluzione dei problemi” per accedere alle altre opzioni per reimpostare o ripristinare il sistema operativo.

3. Subito dopo si passerà così all’omonima schermata “Risoluzione dei problemi” nella quale (come nell’esempio sotto in figura):
Unità ripristino Windows 10 Risoluzione dei problemi
a disposizione ci sono le due opzioni “Reimposta il PC” per reinstallare Windows 10 scegliendo a propria discrezione di mantenere o meno i propri file personali, e le “Opzioni avanzate” per tentare il ripristino del sistema operativo senza reinstallarlo. Portarsi dunque in “Opzioni avanzate“.

3. Giunti alla schermata “Opzioni avanzate” ecco che a disposizione si avranno ora diverse soluzioni per tentare di ripristinare Windows 10 (vedi sotto in figura).
Unità ripristino Windows 10 Opzioni avanzate
Più nello specifico da questa schermata sarà possibile tentare il:
  • Ripristino del sistema per provare a ripristinare Windows 10 da un precedente punto di ripristino;
  • Ripristino immagine del sistema per provare a ripristinare Windows 10 da un’immagine di sistema creata in precedenza;
  • Ripristino all’avvio ovvero la procedura automatizzata che tenterà di correggere gli eventuali problemi che impediscono il caricamento di Windows;
  • Prompt dei comandi per usare il prompt dei comandi al fine di tentare la risoluzione avanzata dei problemi.
Con una di queste soluzioni le probabilità di tornare nuovamente in possesso del sistema operativo sono tante. Diversamente nel caso in cui nessuna di esse vada a buon fine, come ultima spiaggia si può comunque tentare (dall’opzione “Reimposta il PC“) con la reinstallazione di Windows 10 scegliendo di mantenere i file personali in maniera tale che foto, video, documenti, audio e programmi non vadano persi.

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