Come riconoscere al volo porta e chiavetta USB 2.0 e 3.0

Alcuni metodi per riconoscere subito porte, chiavette e unità USB 2.0 e 3.0 notando le differenze dall’aspetto senza collegarle al PC

Senza ombra di dubbio da oltre un decennio il metodo più comodo e diffuso per il trasferimento di file al computer è la chiavetta USB attraverso l’apposita porta USB.

Negli anni lo standard USB (Universal Serial Bus) si è via via evoluto e migliorato passando dalla prima e lenta versione USB 1.0 del 1996 con velocità di 1,5 Mbit/s adatta solo per mouse, tastiera e dispositivi simili, alla decisivamente più performante e ancora oggi più diffusa versione USB 2.0 introdotta nel 2000 con velocità teorica di 480 Mbit/s ottima dunque fra le altre cose per il trasferimento di file di grosse dimensioni; versione poi migliorata e potenziata ulteriormente con il rilascio nel 2010 di USB 3.0 con la velocità teorica record di trasferimento di 4,8 Gbit/s.

Considerato quanto appena detto va da se che utilizzando lo standard USB 3.0 la velocità di trasferimento sarà nettamente superiore rispetto a quella offerta da USB 2.0 e USB 1.0. Ovviamente seppur USB 3.0 abbia mantenuto la retrocompatibilità con USB 2.0, per sfruttare la velocità della prima è necessario che il trasferimento avvenga tra porta USB 3.0 e chiavetta/unità di memoria USB 3.0 (e viceversa) in quanto impiegando una periferica USB 3.0 e una USB 2.0 come velocità di trasferimento verrà sfruttata la meno performante in gioco, ovvero quella USB 2.0.

Ma come si fa a sapere se una porta USB e una chiavetta/unità di memoria USB è 2.0 o 3.0?
Su un computer il metodo più ovvio è quello di basarsi sull’età della macchina, ovvero se il PC è precedente al 2000 allora esso monterà porte USB 1.0, se invece è successivo al 2000 monterà porte USB 2.0; ancora se è successivo al 2010 è probabile che oltre alle 2.0 abbia montata anche una porta USB 3.0.

Un altro semplice metodo per ottenere questa informazione, sia per le porte che per le periferiche USB collegate al computer, è di reperirla da Gestione periferiche hardware di sistema nel Pannello di controllo espandendo ed entrando nelle proprietà del “Controller USB“.

Ancora, in alternativa o in complemento, su Windows si può utilizzare il piccolo programma gratis Temple, un software portable che una volta avviato mostra la tipologia USB dei dispositivi collegati al computer.

Ma il metodo più rapido è quello del controllo visivo, ovvero con un veloce sguardo all’attacco USB delle porte e delle chiavette è possibile capire se si tratta di un periferica 2.0 o 3.0. Come infatti riportato nell’esempio sotto in figura:
Attacchi USB 2.0 e 3.0
nell’attacco delle porte e chiavette USB 2.0 il piccolo pezzo di plastica all’interno è di colore bianco o nero, invece in quelle USB 3.0 è di colore blu.

Un altro rapido metodo di tipo visuale a prescindere dal colore blu, nero o bianco è il simbolo o meglio la sigla riportata sul cavo USB e/o sulla porta USB. Come infatti si può vedere nell’esempio sotto in figura:
Porta e cavo USB 3.0 sigla SS
porte e/o cavi USB 3.0 sono spesso accompagnati dalla sigla SS (SuperSpeed) che invece manca nella tipologia USB 2.0 e inferiori.

Concludendo, nel caso in cui si stesse valutando l’acquisto di un nuovo computer sarebbe bene che fra le altre caratteristiche che deve avere un buon computer da comprare nuovo ci sia anche una porta USB 3.0 da sfruttare per i trasferimenti veloci di file.

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