20 cose da non fare su internet

Una lista di 20 cose da non fare su internet per evitare spiacevoli conseguenze

Oggi più che mai internet fa parte della nostra vita, nel bene e nel male. Grazie non solo più soltanto ai computer ma adesso anche agli smartphone e ai tablet, navigare sul web è alla portata di tutti a prescindere dal momento e dal luogo in cui ci si trovi.

Su internet si accede per varie ragioni, magari per documentarsi, conoscere nuove persone, tenere rapporti con gli amici, fare acquisti, leggere le email, guardare video, intrattenimento e per fare tante altre cose ancora.

Ma anche se è sinonimo di libertà e in qualche modo di indipendenza, ai fini della propria sicurezza personale, fini etici e legali è bene prendere coscienza che su internet non si può fare proprio tutto, o meglio si può fare tutto ma per certe cose si rischia di pagarne le conseguenze talvolta anche a caro prezzo. A tale proposito a seguire andiamo a vedere una lista di 20 cose da non fare su internet (o comunque che non si dovrebbero fare).

1. Comprare e pagare online con la carta di credito senza PayPal
A parte pochi siti come Amazon ad esempio, è caldamente sconsigliato pagare la merce online con la carta di credito non associata a un account PayPal in quanto il rischio che si corre è di non vedersi arrivare la merce comprata e ovviamente perdere i soldi versati per l’acquisto.

PayPal oltre che a offrire transazioni sicure prevede anche il rimborso del denaro speso per acquistare l’oggetto nel caso in cui non lo si è ricevuto.
In alternativa a PayPal, se proprio si è impossibilitati nel creare un account PayPal, allora acquistare solo oggetti con metodo di pagamento in contrassegno.

2. Effettuare transazioni finanziarie su pagine web senza https
Per gli acquisti online, home banking e qualsiasi altra operazione finanziaria che ha a che fare con il proprio conto corrente e/o carta di credito, prima di immettere e inviare dati sensibili assicurarsi che la pagina web sulla quale si sta lavorando sia provvista del protocollo https e dell’icona del lucchetto chiuso (entrambi riportati subito a sinistra nella barra degli indirizzi internet del browser) i quali stanno ad indicare che tali informazioni sono protette da cifratura dunque non intercettabili da terzi come hacker e cybercriminali che diversamente potrebbero rubarli e usarli per svuotare il conto, il nostro.

LEGGI ANCHE: Cos’è Heartbleed e cosa fare per proteggersi da questa falla di sicurezza internet

3. Acquistare oggetti e indumenti per neonati non approvati dalla CE
Ok che su internet neanche si contano i negozi online sui quali comprare tutto e di più risparmiando un bel po’ di soldi, ma almeno per gli oggetti come giochi, vestiti e altri gadget destinati ai neonati o ai più piccoli evitare di acquistarli dai siti che non riportano la certificazione riguardo l’approvazione dalla Comunità Europea in quanto potrebbero rivelarsi tossici e nocivi; il tutto poi per risparmiare quanto.. 10 – 20 euro?!

4. Acquistare medicinali su internet
Ok che comprare quelle “pastigliette” in farmacia potrebbe causare imbarazzo, ma non è meglio la faccia rossa che ingurgitare invece pastiglie comprate in qualche sito web sconosciuto e/o non approvato?

Molto probabilmente quel medicinale non avrà abbastanza principio attivo necessario al suo scopo, oppure il principio attivo sarà del tutto assente. Nei casi più gravi quel medicinale è un composto di sostanze pericolose alle quali magari si è allergici dando così luogo a spiacevoli conseguenze. Il tutto per risparmiare qualche soldino e/o perché troppo orgogliosi di far sapere al farmacista i nostri problemi.

5. Accedere a internet senza antivirus
Navigare sul web senza antivirus si potrebbe paragonare al guidare una macchina senza freni, ovvero la sicurezza è a zero.
Internet è un covo di malware di ogni tipologia alla quale in alcune circostanze e ad alcuni malevoli non si sfugge neanche l’antivirus installato sul computer, figurarsi senza. L’antivirus è uno dei primissimi programmi che si deve installare sul computer prima di effettuare qualsiasi cosa online.

6. Collegarsi a reti WiFi pubbliche, libere
Ovviamente non si può fare tutta di un’erba un fascio, ma è sempre bene conoscere i rischi prima di fare qualcosa. In questo caso specifico è bene essere coscienti che collegarsi a una rete WiFi pubblica è rischioso in quanto si potrebbe incorrere in: Snooping ovvero spioni della navigazione internet, Hotspot malevoli e dispositivi compromessi. Per saperne di più in merito leggere l’apposito articolo dedicato: Perché connettersi a una rete WiFi pubblica può essere pericoloso.

7. Usare password brevi e sempre le stesse
Per indovinare una password del tipo “pippo“, “1234“, “qwerty” e altre banalità simili non bisogna essere degli hacker in quanto qualsiasi persona intenzionata a rubare una password proverà sicuramente sin dal principio con quelle appena citate che sono appunto “l’abc del come farsi fregare facilmente“.

Dato che le password sono destinate a proteggere i nostri account all’interno dei quali a loro volta sono contenute le nostre informazioni personali, è bene creare una password forte, sicura, difficile da indovinare, lunga almeno otto caratteri composta da lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli.
E mai utilizzare la stessa password su altri account in quanto violato il primo account gli altri “verranno forzati senza sforzo!“.

8. Dare informazioni personali facilmente ovvero cadere vittime del phishing
In questo articolo abbiamo già visto ampiamente come riconoscere un’email di phishing per non “abboccare all’amo del truffatore e venire pescati/truffati“.

È palesemente ovvio che nessun zio nigeriano ci lasci una consistente eredità, per ricevere la quale fra l’altro dobbiamo anticipare qualche centinaio o migliaglio di euro. È palesemente ovvio che non siamo i vincitori di una non nota lotteria milionaria per la quale non abbiamo neanche comprato il biglietto. È palesemente normale che la nostra banca o le Poste non ci chiederanno mai per email informazioni e dati sensibili quali password, numero di carta di credito e quant’altro.

Le email di questo tipo vanno subito cestinate e possibilmente neanche aperte. Non bisogna farsi ingannare rispondendo a tali email inviando i dati richiesti in quanto sono delle truffe belle e buone.

9. Aprire allegati email inaspettati
Se un mittente email a noi sconosciuto ci invita ad aprire l’allegato, è meglio ragionarci un po’ su e prima di aprirlo verificarlo con appositi programmi antivirus come spiegato in questo articolo. Infatti probabilmente potrebbe trattarsi di un tentativo di infezione del computer, tramite l’allegato appunto, escogitato da un hacker o altro cybercriminale.

10. Cliccare a caso
Prima di cliccare un contenuto su una pagina internet sarebbe opportuno prendersi prima qualche secondo per valutare se veramente quel clic ci porterà alla risorsa che ci occorre.

E soprattutto evitare di cliccare popup e finestre varie che compaiono all’improvviso sullo schermo con messaggi invitanti. A seconda della tipologia del sito sul quale ci si trova (soprattutto su siti per adulti e crack software), quel popup potrebbe portare al download o all’installazione di qualche programma o risorsa malevola.

LEGGI ANCHE: Il giusto pulsante di download da cliccare su i migliori siti per scaricare programmi

11. Navigare su i siti per adulti e di crack software
Non tutti, ma un’alta percentuale di questa tipologia di siti internet sono un forte veicolo di infezione virus per il computer.
Prestare attenzione a ciò che si clicca e a ciò che si scarica. Anche la più piccola cosa apparentemente innocua potrebbe infettare il computer e dare luogo a spiacevoli conseguenze, gravi in alcuni casi. Se proprio non si riesce a fare a meno di questi siti, accedervici con l’antivirus aggiornato e anche con un firewall installato sul computer e..incrociate le dita.

12. Cercare su internet sintomi di malattie e i risultati delle analisi del sangue
Per i facilmente impressionabili questo tipo di ricerca è assolutamente da evitare. Ma sono davvero tanti gli utenti che si fanno l’autodiagnosi cercando riferimenti su internet riguardo presunti malesseri, e così il terrore incombe.

Un banale fastidio al fianco infatti potrebbe diventare un mortale cancro ai reni, un valore sballato (di poco) delle analisi del sangue potrebbe trasformarsi in un’avvisaglia di una grave malattia, e via dicendo.
Diagnosticarsi in casa sul web è la cosa più inutile e spaventosa da fare. Andare personalmente dal medico eviterà sicure crisi di panico e determinerà la giusta diagnosi.

13. Cercare su internet come fabbricare una bomba o come uccidere una persona
Se si fa una ricerca di questo tipo, non è certo, ma è comunque probabile che qualche agenzia governativa e/o qualche organo di polizia potrebbe iniziare a monitorare la nostra attività online e non solo in quanto per motivi di sicurezza parole chiave come queste vengono rilevate e comunicate a chi di dovere (vedi la NSA) facendo scattare gli eventuali controlli per soggetti (l’utente che ha fatto la ricerca) potenzialmente pericolosi.

14. Offendere altre persone
Bulli e idioti di varia natura affollano il web più che mai grazie anche ai social network e alle varie community e ritrovi online dove vigliaccamente protetti da uno schermo si sentono in dovere di offendere chiunque o specifiche persone prese di mira.

Questi idioti sono idioti anche nel DNA oltreché ignoranti perché ancora non hanno capito che ogni commento pubblicato su internet anche con falso nome è comunque associato all’indirizzo IP del computer o dispositivo in uso al quale gli organi di polizia possono facilmente risalire dietro una denuncia o a una conseguenza delle offese del bullo/idiota, e scoprire dove abita per suonargli..il campanello.

15. Dire pubblicamente a tutti su i social network vado in vacanza da – al
Per farsi svaligiare la casa non c’è cosa migliore di scrivere pubblicamente sulla propria pagina Facebook, Twitter o simile: “Weee che bello lunedì 10 parto in vacanza per una settimana!“.

Ok al ritorno poi non ci si deve meravigliare se in casa non c’è più la TV, gli orologi, orecchini, anelli, bracciali, collane, stereo, computer, denaro e quant’altro. È già capitato più volte, anche ai VIP come Ana Laura Ribas ad esempio.

16. Pubblicare o inviare foto e video dei quali ci si pentirà
Una foto o un video privato in pose sexy e svestiti o comunque dove si stanno facendo cose stupide o magari illegali, deve restare privato e non inviato o condiviso online per email o su Facebook, YouTube e altri social network.

Molto probabilmente quell’immagine o filmato farà prima il giro di tutti gli amici, poi degli amici degli amici acquistando una certa popolarità, e quando ci si pentirà di averlo condiviso sarà troppo tardi farlo sparire dalla circolazione.

17. Mettersi nudi in webcam senza la maschera di Batman
Sarcasmo e Batman a parte, spogliarsi davanti alla webcam magari incoraggiati da una bella ragazza apparentemente interessata al nostro corpo è una cosa molto stupida da fare specialmente se ci si sta riprendendo anche il viso.

Può essere infatti che quella ragazza non è affatto interessata alla nostra anatomia bensì a quella del nostro portafoglio. Ed ecco che scatta la fregatura e lei a un certo punto dice: “Ok ho registrato la tua webcam, adesso dammi 500 euro entro domani altrimenti pubblico il video su internet così ti vedranno amici e parenti!“. È già successo, mi ricordo anche di un servizio dedicato dal programma televisivo Le Iene.

18. Copiare e ripubblicare il lavoro di altri
Se non è espressamente indicato dal proprietario o comunque dalla persona che ne detiene i diritti d’autore, copiare e ripubblicare (su internet in questo caso) il lavoro (articoli, foto, video, audio ecc.) di altre persone è reato, più nello specifico violazione dei diritti d’autore o del copyright.

Dunque evitare i “Copia e Incolla selvaggi” e almeno prendersi la briga di inserire un link che riporti alla pagina web originale del contenuto copiato in questione.

19. Non verificare le notizie prima di condividerle
Questo errore lo fanno anche giornalisti di professione che lavorano per testate molto note. Quando una notizia è eclatante più del normale, per evitare cali della nostra credibilità sarebbe bene fare qualche ricerca sul web preventiva prima di annunciarla pubblicamente a tutti. In questo modo soprattutto i professionisti eviteranno figuracce e di essere reputati persone (giustamente) poco affidabili.

20. Usare AdBlock sul browser
Sono cosciente che questo punto darà luogo forse a qualche critica. Ma usare AdBlock su tutti i siti internet senza fare distinzione tra quelli seri con banner poco invasivi e non significa contribuire alla morte dei contenuti gratuiti su internet.

Questo perché la stragrande maggioranza dei webmaster che scrivono guide e articoli su i loro siti internet si guadagnano da vivere con quelle poche pubblicità presenti sulle pagine. I guadagni procurati da tali banner servono per sostenere i costi di hosting e di tutte le risorse necessarie a mandare avanti quel sito o blog.

Se non ci saranno guadagni le conseguenze sono due: i contenuti di quel sito web o blog diverranno accessibili solo sotto pagamento di una tantum mensile o annuale (per abbonamento), oppure quel webmaster cambierà lavoro chiudendo magari il dominio e annessi contenuti.

Se volete dire la vostra e/o aggiungere altre cose da non fare su internet lasciate un commento tramite l’apposito modulo in fondo alla pagina.

LEGGI ANCHE: Comuni errori informatici da non fare al computer