TV e Monitor LED, LCD e Plasma: miti da sfatare prima di comprare

Ormai da anni le moderne TV e Monitor LCD, LED e al Plasma hanno rimpiazzato le vecchie tecnologie a tubo catodico. In Italia questa tendenza ha visto più che mai il suo picco con l’introduzione del digitale terrestre, obbligatorio da avere e da collegare alla televisione per continuare a vedere le trasmissioni.

Ed ecco che saltano fuori le nuove TV a schermo piatto, più moderne, che occupano meno spazio ma che soprattutto hanno il digitale terrestre incorporato. Da allora ad oggi neanche si contano i modelli prodotti che si è osservato e che è possibile osservare negli scafali di tutti i negozi di elettronica e non solo.

E in questo caso come per i maggiori prodotti di consumo elettronici (cellulari, tablet, computer e via dicendo), anche con le nuove TV LCD, LED e al Plasma ci si può trovare disorientati su quale comprare in quanto confusi dalle varie caratteristiche di ognuno di essi rapportate alle specifiche di un altro che differiscono in uno o più punti. Bene, se si è intenzionati ad acquistare una nuova TV LCD, LED o al Plasma, prima di perdersi fra tutte le caratteristiche dell’apparecchio è bene sfatare alcuni miti o luoghi comuni e magari in tal senso risparmiare qualche soldo.

TV LCD, LED, Plasma miti da sfatare

Mito 1 – Frequenza di aggiornamento, più è alta meglio si vede l’immagine

La frequenza di aggiornamento o  velocità di refresh, espressa in hertz  (Hz), è il numero di volte in cui viene ridisegnata l’immagine sullo schermo in un secondo. Lo standard per le TV LED e LCD è di 60 Hz ma ci sono vari modelli che arrivano anche a 120 Hz, 240 Hz e 480 Hz; le TV al Plasma hanno un refresh solitamente più alto di quelle LED e LCD, arrivando anche di 600 Hz.

Va da se che più è alto tale valore meglio si vedrà l’immagine. E invece è così, o almeno non proprio in quanto l’occhio umano non è in condizioni di notare sensibilmente la differenza tra una frequenza di aggiornamento di 60 Hz e una superiore. Per provare di persona quanto affermato è sufficiente andare in un negozio specializzato nella vendita di tali TV, e guardare prima il filmato sulla TV da 60 Hz e subito dopo passare a una TV con maggiore refresh (possibilmente una TV della stessa linea e marca sulla quale è in riproduzione il medesimo filmato della TV a 60 Hz).

Se si dovessero notare differenze, molto probabilmente queste sono dovute ad altre caratteristiche della TV e non alla frequenza di aggiornamento.

Mito 2 – Tempi di risposta minori è meglio

Il tempo di risposta di una TV o di un monitor, espresso in millisecondi (ms) corrisponde alla quantità di tempo necessaria per elaborare un segnale, ad esempio il tempo (il ritardo) che passa tra il movimento del mouse con la mano e il puntatore che effettivamente si muove sullo schermo.

Ovviamente più è basso il tempo di risposta meglio è. Dunque è ragionevole preferire una TV o un monitor con un tempo di risposta di 10 ms piuttosto che di 30 ms. Un ritardo elevato risulterà fastidioso in quasi tutti i casi, ad esempio giocando ai videogame. C’è però da tenere in considerazione che l’occhio umano non percepisce tempi di risposta generalmente inferiori ai 10-8 millisecondi, di conseguenza è inutile spendere qualcosa in più per comprare un monitor o una TV con tempi di risposta inferiori ai 10 ms.

Mito 3 – Rapporto di contrasto elevato è meglio

Il rapporto di contrasto è la differenza tra i colori bianchi (i chiari) e i neri (i scuri). Questo significa che i monitor e le TV con più contrasto avranno i bianchi più bianchi e i neri più neri. Si evince che più è alto il rapporto migliore è il contrasto. Ed ecco allora che si tendono a preferire TV  con rapporto di contrasto 5.000.000:1 ad esempio, piuttosto che 1500:1.

In realtà un elevato contrasto potrebbe rendere il nero talmente nero al punto di inscurire eccessivamente alcune scene di un film, così da non poter distinguere bene ciò che si sta vedendo.

In questo caso tornerebbe utile una prova sul posto (il negozio) facendo riprodurre lo stesso filmato su TV o monitor differenti (possibilmente della stessa linea e marca e con differente rapporto di contrasto) al fine di valutare in quale effettivamente vengono elaborati al meglio i bianchi e i neri.

Mito 4 – Schermo grande significa migliore visuale

Ormai TV e monitor LCD, LED e Plasma sono disponibili con schermi sempre più grandi da 40, 46, 50 pollici e oltre. E viste le offerte periodiche in tanti si tolgono lo sfizio di comprare un grande televisore, magari da appendere al muro come un grosso quadro. Ma uno schermo grande non significa avere una migliore visuale.

Infatti c’è da tenere in considerazione che la maggior parte di TV e monitor anche di fascia alta, supportano una risoluzione standard di 1080p (1920×1080). Di conseguenza più è grande lo schermo più si noterà qualche scalettatura dell’immagine in quanto nella risoluzione dello schermo stesso non ci sono abbastanza pixel per elaborare l’immagine in modo uniforme; cosa che sarà più evidente se ci si avvicina di più allo schermo.

Di conseguenza è meglio optare per una TV o monitor con risoluzione 1080p, con schermo non troppo grande (in pollici) almeno e specialmente nel caso in cui è poca la distanza tra il punto in cui lo si colloca e la postazione di osservazione. Anche in questo caso tornerà utile fare le prove al negozio (avvicinandosi e allontanandosi dallo schermo) per verificare di quale dimensione si ha effettivamente bisogno. [Via]

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