Aprire i siti internet bloccati: 5 modi per farlo

In diverse aziende, uffici e scuole alcuni siti internet vengono appositamente bloccati per impedire ai dipendenti e agli studenti di navigare sul web su domini che niente hanno a che fare con l’attività che dovrebbero svolgere, ad esempio Facebook, Twitter, YouTube e via dicendo.

In altre occasioni invece ci si può ritrovare in siti bloccati geograficamente, ovvero quei domini e pagine internet ai quali possono accedere esclusivamente gli utenti di una specifica nazione, ad esempio il sito Hulu per il quale i contenuti sono accessibili soltanto a chi si collega dagli USA.

Sta di fatto che ritrovarsi difronte a tali divieti non è cosa gradita a tutti a prescindere dal motivo. I metodi per aggirare l’ostacolo ci sono, dunque sotto a seguire andiamo a vedere cinque modi differenti per entrare comunque nei siti internet bloccati.

1. Usare un servizio proxy

Il proxy è sicuramente il metodo più semplice per aprire i siti internet bloccati. Il proxy infatti fa da intermediario tra il client (l’utente) e il server (sito bloccato): l’utente si collegherà al proxy che a sua volta si collegherà al server inoltrando la richiesta dell’utente e il proxy ricevuta la risposta la restituirà all’utente evitando così una comunicazione diretta tra client e server che impedirebbe invece l’accesso. Nel web ci sono tanti servizi proxy gratuiti come ad esempio: Proxy.org, HideMyAss.com, OcasprO, KProxy.com, Anonymouse.org e altri ancora. A livello software ci sono tra i tanti anche gli ottimi FreeGate e UltraSurf.

2. Usare una connessione VPN

La VPN (Virtual Private Network) e una connessione privata che come un tunnel sulla connessione internet pubblica permette di far comunicare computer distanti fisicamente ma con il vantaggio che quella VPN può essere crittografata per far si che la connessione sia sicura e non a rischio di intercettamento da parte di pirati informatici. Tra i programmi VPN più conosciuti c’è Hotspot Shield Free (la versione gratuita) che tra le altre ottime caratteristiche consente di cambiare indirizzo IP facendo risultare l’utente essere connesso da una differente nazione garantendo così l’accesso ai siti web bloccati. Rispetto ai servizi di proxy questa è una migliore soluzione in quanto si può consultare e adoperare senza problemi la casella di posta elettronica e qualsiasi altra applicazione. Invece nel caso in cui si volesse navigare sul web in totale anonimato dare uno sguardo a Tor e SpotFlux.

3. Usare programmi che nascondo l’indirizzo IP reale

Se non si può accedere a un sito internet in quanto bloccato geograficamente per la nostra nazione si potrebbe adoperare un semplice programma che nasconde il reale indirizzo IP facendoci invece risultare connessi da un altro Paese evitando così il divieto. Software gratis di questo tipo ce ne sono parecchi, come: Surf Anonymous Free, RiccoVPN, SecurityKiss Tunnel, Ghost incognito, anonymoX e Autonito.

4. Usare componenti aggiuntivi per il browser internet

Ad esempio per Firefox e Google Chrome abbiamo già parlato dei due componenti aggiuntivi ProxMate e ProxTube per vedere i video di YouTube bloccati nel proprio Paese ma che allo stesso modo possono essere adoperati per entrare in qualsiasi sito internet bloccato. Essi agiscono esattamente come i servizi di proxy sopra descritti.

5. Cambiare il protocollo internet da HTTP a HTTPS

E’ un metodo piuttosto semplice e vecchiotto che consiste nel cambiare nell’indirizzo internet del sito bloccato il protocollo da http a https. Ad esempio da http://www.guidami.info a https://www.guidami.info (ovvero aggiungendo la s a http). Non sempre funziona ma dato che richiede poco tempo si può sempre provare o male che vada servirsi di uno degli altri metodi sopra descritti.